INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE “ALLEANZA CIVICA PER SAN MARTINO” IN MERITO ALLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE VARIANTI AL PRG 2001
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Numero 31 del 12 Luglio 2022
Il Sindaco cede la parola al Consigliere comunale, Daniele Erbanni, del gruppo consiliare “Alleanza civica per San Martino”, presentatore dell’interrogazione in oggetto (Allegato A);
Udita la discussione consiliare che ne è scaturita e che di seguito si riporta:
Assessore Bizzarri
Rispondo per punti, visto che per punti avete circostanziato l’interrogazione.
Sul punto 1: relazionare circa le varianti al Piano Regolatore 2001 via via assunte, riferendo per ogni variante gli atti comunali o di altri enti di adozione ed approvazione, nonché le date e gli estremi di pubblicazione effettuati ai sensi di legge. Lo strumento urbanistico comunale è stato riformulato con la variante generale al Piano Regolatore generale redatta ai sensi dell’Art. 14 della L.R. 47/78, la cui adozione è avvenuta con delibera di Consiglio comunale n. 31 del 26 aprile 1999 ed è stato controdedotto con deliberazione di Consiglio comunale n. 66 del 24 luglio 2001, infine approvato con delibera di Giunta provinciale n. 318 del 27 novembre 2001. Le varianti che si sono succedute sono: variante ai sensi dell’Art. 14, L.R. 47/78, adottata con deliberazione di Consiglio comunale n. 9 del 15.4.2002, controdedotta ed approvata con delibera di Consiglio comunale n. 70 del 6.11.2002 e infine approvata con delibera di Giunta provinciale n. 50 del 25.2.2003; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 LR 47/78 con delibera Consiglio comunale 85 del 22.12.2003, approvata con delibera di Consiglio comunale n. 22 del 26.4.2004; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15, LR 47/78 con delibera di Consiglio comunale 23 del 26.4.2004, provvedimento del commissario straordinario n. 81 del 24.5.2006; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 L.R. 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 81 del 14 dicembre 2004 denominata variante parziale al Piano regolatore, secondo semestre 2004, approvata con deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 28.6.2007; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15, LR 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 26 del 7.4.2005, avente ad oggetto due varianti parziali al vigente PRG e delibera di Consiglio comunale n. 29 del 23.4.2008 ad oggetto: ”parziale approvazione prima e seconda variante al Piano regolatore, anno 2005”; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 LR 47/78 con deliberazione di Consiglio comunale n. 58 del 18.9.2008 ed approvata con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 26.6.2009; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 LR 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 4 del 4.3.2010, approvata con delibera di Consiglio comunale n. 47 del 28.7.2010 ad oggetto: “variante parziale al Piano regolatore per l’individuazione di n. 2 nuovi comparti residenziali di tipo diretto denominata prima variante 2010 al Piano Regolatore”; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 LR 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 45 del 28 luglio 2010 avente ad oggetto “adozione di variante parziale al Piano Regolatore e approvazione del progetto preliminare di impianto fotovoltaico, approvata con delibera di Consiglio comunale n. 27 del 28.3.2011”; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 L.R. 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 26 del 21 luglio 2013, atto di non luogo a procedere di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 2 del 13 marzo 2014; variante specifica adottata ai sensi dell’Art. 15 LR 47/78 con delibera di Consiglio comunale n. 27 del 3.6.2013 ancora da approvare; presa d’atto dei contenuti di cui alla LR n. 15 del 30 luglio 2013 avvenuta con delibera di Consiglio comunale n. 7 del 30 marzo 2014, modifiche al testo delle NTA, adottato con delibera di Consiglio comunale n. 27 del 2013; ratifica di variante al Piano Regolatore nell’ambito del procedimento ai sensi dell’Art. 53 comma 1 lettera b) della LR 24/2017, avvenuta con delibera di Consiglio comunale n. 2 del 2 marzo 2021, pubblicata sul Bur n. 107 del 14.4.2021.
Punto 2: chiarire se la variante 2/2013 sia stata solo adottata o anche approvata e laddove sia stata solo adottata, riferire in merito alla sua vigenza ed efficacia, nonché di precisare se la stessa sia decaduta e quindi non sia né vigente né efficace. La variante 2/2013 è stata adottata con delibera di Consiglio comunale n. 27 del 3 giugno 2013, è stata oggetto di avviso di depositato pubblicato dal 7 giugno 2013 ed è stata trasmessa agli enti interessati per l’espressione del parere. La stessa non è mai stata controdedotta ed approvata, pertanto il procedimento amministrativo non si è ad oggi concluso ed è fermo allo stato di adozione. Attualmente la variante non risulta pertanto essere decaduta, mentre risulta essere trascorso il periodo di salvaguardia. Al momento dell’adozione scattavano le misure di salvaguardia di cui all’articolo unico della legge 3 novembre 1952 n. 1902, oggi trasfuse nell’Art. 12, comma 3 del testo unico per l’edilizia, approvato con D.P.R. 380 del 2001, in forza delle quali il Comune deve sospendere ogni determinazione sulle domande che siano in contrasto con lo strumento urbanistico adottato. Lo strumento è vigente ed efficace in ragione del fatto che la variante solo adottata è lo strumento urbanistico così come modificato da precedente variante urbanistica approvata, ovvero quello di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 47 del 28 luglio 2010, così come integrato dall’approvazione della variante puntuale avente ad oggetto l’impianto fotovoltaico di cui alla delibera di Consiglio comunale 27 del 28 marzo 2011 e dalla ratifica della variante al Piano regolatore nell’ambito del procedimento unico ai sensi dell’Art. 53 comma 1 lettera B) della LR 24/2017 di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 2 del 2 marzo 2021.
Punto 3: Riferire se sussistono e in che entità titoli edilizi comunque denominati, formatisi in forza delle previsioni di cui alla variante 2/2013 e di riferire le sorti degli stessi nel caso in cui la predetta variante sia decaduta e quindi non sia né vigente né efficace. Secondo una prima indagine attuata sull’oggetto delle istanze depositate agli atti, sussistono titoli edilizi formatisi in forza delle previsioni della variante 2/2013. Premesso che la variante non ha concluso il proprio iter amministrativo, sono in corso approfondimenti e valutazioni con il supporto di un esperto in materia giuridico – amministrativa, al fine di individuare il percorso più idoneo da adottare per superare la problematica.
Punto 4: Nel caso in cui la variante 2/2013 sia decaduta, di riferire e chiarire: come sia stato possibile il rilascio di titoli edilizi comunque denominati; se di tale situazione siano state informate le autorità amministrative e giudiziarie competenti; quali provvedimenti abbia assunto nel corso degli anni l’Amministrazione comunale per fronteggiare tale situazione; quali iniziative, attività, provvedimenti debbano essere assunti dall’Amministrazione
comunale. Premesso che la variante non risulta decaduta, come sia stato possibile il rilascio di titoli edilizi, ma anche il formarsi degli stessi senza rispettare la salvaguardia di legge, è al momento in corso di verifica e comunque sarà oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti. Le autorità amministrative e giudiziarie competenti ne sono state informate e l’avvocato incaricato dal Comune ha provveduto a depositare un esposto presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’Amministrazione comunale non era a conoscenza della situazione e pertanto si è immediatamente adoperata solo ad avvenuta conoscenza dei fatti. Appena rilevata la mancata approvazione della variante e verificato il mancato rispetto della salvaguardia, oltre a cercare l’approfondimento interno agli uffici tecnici, si sono susseguiti numerosi incontri con le Amministrazioni sovracomunali e con gli avvocati, al fine di individuare il percorso più appropriato per concludere il procedimento tecnico – amministrativo. Accertato il non rispetto della salvaguardia e comprese le sue implicazioni, ci si è adoperati per la comunicazione
all’autorità giudiziaria. L’Amministrazione comunale, supportata da pareri legali e secondo quanto potrà essere concertato con le autorità e/o da queste disposto, sarà chiamata a pronunciarsi sul procedimento amministrativo della variante 2/2013, nonché ad assumere tutti quei provvedimenti necessari ed opportuni che possano tutelare l’interesse dell’ente, del territorio e dei cittadini nella loro interezza.
Punto 5: Precisare se sia conforme al vero che vi sia una sospensione dei procedimenti urbanistico – edilizi pendenti in Comune a San Martino in Rio, nonché una attività di verifica e/o revisione di pratiche edilizie già concluse; se è vero, di chiarire e riferire i termini di tale attività, le motivazioni e gli obiettivi. Le sospensioni delle istanze pervenute riguardano usualmente carenze documentali. Gli uffici hanno comunque dovuto sospendere alcuni procedimenti in quanto in contrasto con le norme vigenti di cui alla delibera di Consiglio comunale n. 47 del 2010 e non assentibili in assenza dell’approvazione della variante 2/2013. Attualmente non è in corso una attività di verifica e/o revisione di pratiche edilizie concluse. Tale attività potrà rendersi necessaria in relazione all’individuazione, di concerto con le Amministrazioni sovracomunali, del percorso più appropriato volto a concludere il procedimento tecnico – amministrativo della variante. Trattandosi di pratiche che coprono un arco temporale di circa 9 anni, si dovranno organizzare gli uffici in modo adeguato per non inficiare l’attività ordinaria che deve essere garantita ai cittadini.
Il Consigliere Villa
La prima domanda, prima di fare una valutazione complessiva, è questa. Hai detto che è stata segnalata questa anomalia agli organi competenti. Martedì, una settimana fa, alla Capigruppo ci è stato detto che non era stata fatta nessuna segnalazione. Martedì facciamo la Capigruppo, presentiamo l’interpellanza, venerdì leggiamo sui giornali che la segnalazione è stata fatta.
Quando è stata fatta?
L’assessore Valerio Bizzarri
Il 6 luglio. Due giorni dopo la Capigruppo.
Il Consigliere Villa
Quindi è lecito sospettare che se non fossimo venuti a depositare questo atto, sarebbe continuato a mancare un atto fondamentale, come avete detto voi, che era la segnalazione.
Vedete, dal mio punto di vista, e poi gli altri diranno la loro, dal punto di vista di Alleanza Civica il tema è chiaro, c’è un errore e l’errore è umano perché chi non fa, direbbe Guccini, non falla. Quindi l’errore ci può stare. E’ un errore grave, è un errore al limite dell'incredibile, ma consideriamolo un errore, un errore che ci sta. Quello che non ci sta è che voi a marzo vi accorgete di questo errore, a marzo, ed adottate una strategia ai nostri occhi ingiustificabile, che è quella del silenzio. Un silenzio nei nostri confronti, un silenzio nei confronti dell'autorità preposta ad avere notizia di questi fatti, silenzio addirittura, e permettetemi, incredibilmente nei confronti della vostra maggioranza, perché ci è stato detto alla Capigruppo che alla vostra maggioranza l'avete detto una settimana prima che noi venissimo a bussare alle vostre porte. Il che francamente è incredibile, perché la maggioranza autorizza il vostro agire e voi non la informate su un fatto potenzialmente esplosivo e lo tenete nascosto per 4 mesi. Aggiungo un ulteriore aspetto grave, che alla Capigruppo ci avete chiesto di non depositare questa interpellanza, ancora più grave, ancora più grave! Perché? Perché si rischia di generare del caos, perché portate a conoscenza dei cittadini questo fatto. Sì! E
inutile che dici di no, è stato così, è stato detto testualmente: perché altrimenti discutendo in Consiglio comunale si rischia di generare il caos. Vi chiedo: avete mai pensato, in questi quattro mesi di vostro colpevole silenzio, non tuo perché non lo sapevi a quanto pare, ma dell’Amministrazione, quante famiglie hanno pensato a fare degli investimenti, quante aziende
hanno pensato a fare degli investimenti, quante famiglie pensavano di ricorrere ai bonus? Ignare, totalmente ignare di questa spada di Damocle che auguriamoci tutti, venga risolta senza conseguenze per i privati e per le aziende, ci mancherebbe altro! E’ questo che rende incredibile e surreale la discussione di stasera. E
stata una scelta folle, folle! Come ne avevamo diritto noi, ne avevano diritto cittadini e imprese di sapere cosa stava succedendo e avevano diritto di saperlo immediatamente. Voi non potete decidere delle scelte di investimenti che possono fare famiglie e imprese. C’è un problema, il problema va governato. Non sto dicendo che non ci abbiate messo mano e che non sono 4 mesi che ci lavorate, sto dicendo però che tenerlo silenziato per così tanto tempo sicuramente è stato un errore, anche se vi ostinerete a negare il fatto, che è un errore. Ci è stato detto che state cercando soluzioni con la Regione, perché l’urbanistica è competenza della Regione e la Regione prospettava come soluzione meno dolorosa per sanare questa situazione, l’approvazione del Pug. Ricordo che nel Consiglio scorso il Pug è stato oggetto di più e più discussioni e qualcuno l’ha definito: ma sì, va bene, si farà, si farà quando è ora. Nella legislatura scorsa, non nel Consiglio scorso, nella legislatura scorsa. Anche questo fa il paio con quello che siamo chiamati a discutere questa sera. E’ questo il tema che mi lascia e ci lascia veramente perplessi, perché se non c'è nulla da nascondere, di queste cose se ne parla, se ne parla perché è nell'interesse di tutti, è nell'interesse dell'Ente, è nell'interesse dei cittadini, è nell'interesse degli amministratori. A nostro giudizio, con le scelte che avete fatto non avete tutelato gli interessi dell'ente, non avete tutelato gli interessi dei cittadini, speriamo almeno abbiate tutelato gli interessi degli amministratori.
L'assessore Valerio Bizzarri
Dei temi se ne parla. E
verissimo. Se ne parla quando si ha compiutezza di quello di cui si deve parlare, di quello che si deve raccontare. Raccontare 9 anni di urbanistica di un Comune dicendo che una variante è adottata e non approvata e di conseguenza tutto quello che dal
giorno dopo è stato fatto è da buttare via…, ho di fronte a me persone che il Consiglio comunale lo conoscono, sanno bene che non è vero, perché la variante poteva rimanere lì non dico sine die, ma poteva rimanere lì se fosse stata applicata la salvaguardia. Il problema su San Martino è che dal giorno dopo dell’adozione della variante è stata non applicata la salvaguardia che tutela i cittadini, chi presenta. Ricordo, non solo chi presenta e chiede un permesso di costruire, cioè dove il titolo è rilasciato dal responsabile comunale, ma anche chi assevera Cila, Scia, quello che è, che è il tecnico che viene e deposita. Il tempo che è stato impiegato, è stato impiegato per valutare in questi 9 anni, 9 anni sono 690 titoli solo per quanto riguarda i titoli che sono stati presentati in Comune, poi c’è l’edilizia libera e quant’altro. E’ chiaro che è un lavoro che… considerando che un permesso di costruire ha 30 giorni per essere istruito, è impensabile farlo in un giorno, istruirli tutti mettendoci un giorno e comunque anche mettendoci un giorno sarebbero 690 giorni per arrivare ad avere una compiutezza. E
stato fatto in maniera speditiva, cioè nel più breve tempo possibile, ma questo ha richiesto tempo. Nel momento in cui si è compreso quale era l’entità, è vero, avremmo potuto fare, come si dice, la comunicazione alle attività. Ci siamo affidati ad un legale – qua ne ho di fronte due, vedo che ce n’è un terzo nel pubblico e poi non ne conosco altri – quello che si è cercato di fare è di circostanziare il più possibile, nella segnalazione che è stata fatta, la situazione, perché, come dite voi, è potenzialmente esplosiva, nel senso che ad oggi, pur avendo fatto un’analisi speditiva, il risvolto certo e pieno lo possiamo avere solo nel momento in cui riusciamo a concludere gli atti e di conseguenza riusciamo a dirci come andranno conclusi. Di conseguenza, il percorso è stato costruito non esclusivamente da noi e non abbiamo voluto non informare nessuno perché ci sentivamo depositari del verbo, ma non è stato informato perché nel momento in cui avevamo le informazioni, e l’ho detto a chi mi ha contattato, perché in “camera caritatis” l’ho detto, avevamo una riunione il giovedì, quindi l’ho esplicitamente detto, in cui c’era un passaggio fondamentale sull’orientamento di quello che può essere, perché cambia, poteva cambiare il verso di quello che è il punto di caduta di questa situazione. Questo è stato il motivo. Se noi avessimo il giorno dopo, e diventava oggettivamente molto più semplice, detto:” ragazzi c’è l’errore, liberi tutti”, il rischio quale era? Cerco di mettere in forma più bella quello che provo a dire: il giorno dopo potevamo avere l’ufficio che veniva – immagino – inondato da 690 richieste, considerando che il primo di marzo è entrata in servizio la responsabile (parliamo di marzo come scoperta) e quindi non aveva neanche la conoscenza dell’ufficio e di tutte le pratiche e perciò il tempo che avrebbe messo sarebbe stato oltremodo lungo. Quindi si è scelta una linea che potesse consentire di valutare nel più breve tempo possibile il maggior numero di pratiche e capire meglio la situazione per prospettare la situazione non solo dicendo che questo è il problema, ma
dicendo: questo è il problema e potenzialmente ci sono le soluzioni A, B, C, troviamo insieme qual è la soluzione che riteniamo migliore. Capisco che poi ognuno la vede a proprio modo e questo è innegabile e potremmo rimanere qua credo delle giornate ed ognuno rimarrebbe della sua considerazione. Però il percorso è stato molto, molto, molto chiaro in tutto questo.
Il Consigliere Villa
Scusa, permettimi, sarà stato molto, molto, molto chiaro per te. Vedi, mettiti nei miei panni: vengo a sapere sabato; domenica mattina facciamo una Pec mirata per dire: “vogliamo vedere quei documenti”. Cosa avremmo scoperto? Avremmo scoperto quella cosa. Ho detto: la facciamo subito perché mi aspetto che lunedì mattina alle 8 il Sindaco, il vice Sindaco o l’Assessore mi chiamino e mi dicano “sì, c’è un problema”. Zero! A mezzogiorno di lunedì presentiamo l’interpellanza, perché se fanno finta di niente, diamo un segnale ulteriore. Il martedì facciamo la Capigruppo e mi sento dire: “se aveste aspettato a presentarla venerdì, vi avremmo chiamati noi”. Allora mettiti nei miei panni, ti sentiresti preso in giro o ti sentiresti tutelato? Dimmelo onestamente. Prima domanda. Seconda domanda, e poi cedo la parola agli altri: faccio a te la domanda a cui il Sindaco in Capigruppo non ha risposto, la faccio a te: se tu, il Sindaco o il vice Sindaco, aveste chiamato Luca Villa non in quanto tale, ma Capogruppo di Alleanza Civica e Fabio Lusetti dicendo che gli uffici tecnici avevano scoperto
questo problema, secondo te noi il giorno dopo saremmo andati sui giornali?
L’assessore Valerio Bizzarri
Sulla seconda non ho logicamente il dono dell’indovino. E’ chiaro che ho estrema fiducia di entrambi, ma avendo estrema fiducia, come ho detto a Fabio quando mi ha telefonato dopo la Capigruppo (concedimi, Fabio, di dire questo), ho espresso la cosa che ho detto sostanzialmente adesso: è vero, vi avremmo potuto dire che avevamo scoperto questo. In termini concreti cosa avrei detto in più se non: datemi tempo di istruire il tutto, perché le cose che cercavo di dire a voi non riuscivo nemmeno a dirle, perché stavamo istruendo. Quando voi dite di contemporaneità... e poi torniamo sempre al discorso di prima, Luca, potrei stare qui a raccontartelo delle ore. Purtroppo, veramente, ci abbiamo messo tre mesi per riuscire a capire e a rifare il conto che voi ci avete chiesto di presentare, ma il lavoro che sottende la risposta alle vostre richieste è un lavoro che è partito nei tre mesi e mezzo fa. Perché? Perché purtroppo c'era una situazione di estrema complicazione in quell'ufficio, tale per cui l'elenco definitivo delle varianti ce l'ho stasera alle 6 e mezza. C'era una confusione anche di comunicazione verso gli organi sovraordinati, in primis la Provincia, tale per cui diventava difficile. Si è deciso di dare una risposta coerente e completa e non parzializzata. Questo è il tema. Poi torniamo sempre lì. Capisco le vostre ragioni, però si fanno delle scelte.
Il Sindaco
Scusa Luca, intervengo anch'io, visto che mi hai tirato in ballo. Quando vi abbiamo informato, è stato dopo che abbiamo istruito una serie di accertamenti, abbiamo fatto un'istruttoria che è durata dei mesi e siamo voluti arrivare con delle risposte. Per quello ti era stato chiesto:” se vuoi ritirarlo, abbiamo delle risposte perché abbiamo degli incontri in Regione con i legali, possiamo arrivare con delle risposte più precise, altrimenti saremmo stati vaghi e non saremmo stati trasparenti, tra l'altro”. C'era talmente tanta roba da controllare che ci abbiamo messo questi mesi per fare questa istruttoria, non è che abbiamo tenuto nascosto il problema, abbiamo voluto approfondire e abbiamo fermato la possibilità di fare degli altri errori, perché abbiamo fermato l'ufficio tecnico. Questo per dire che non abbiamo tenuto nascosto, abbiamo invece approfondito per capire l'entità del problema che ci trovavamo davanti. Scusate se vi ho interrotto.
La Consigliera Catellani
Valerio, purtroppo ti tocca quest'onere. Di grazia, guarda che, giustamente come si diceva prima anche con Daniele e Luca, voi non avete la discrezionalità di scegliere se dire o se non dire, voi siete obbligati a dirlo, tanto più che sarebbe la prima volta che arrivate con una risposta confezionata, perché la risposta non c'è neanche questa volta. Tu hai letto l'elenco delle varianti, ma le risposte degli avvocati o della Regione io non le ho sentite. Voi avete detto: stiamo facendo degli accertamenti e delle verifiche. Quanto tempo ci vorrà per sistemare le cose? Che cosa accade durante questo periodo? Poi noi abbiamo fatto un accesso agli atti innanzitutto sull'anno 2018 e 2022 tipo due mesi fa. E
chiaro, Valerio, che se noi facciamo un accesso agli atti sulle varianti in quel periodo ed anche sugli oneri urbanistici vuol dire che noi qualcosa sappiamo, ma che ancora non ci siamo arrivati. Voi avevate più di una porta per darci delle spiegazioni, non soltanto dopo l’accesso agli atti fatto prima di questa interpellanza, ma quello precedente! Se noi siamo arrivati lì, vuol dire che evidentemente… e vi ha fregato e ci ha fregato purtroppo il 110 perché ha creato delle chiusure. La Manzini è stata brava e lo sapevate da marzo. In mezzo c’è stato anche il rendiconto. Voi di questa roba qua avevate la possibilità di parlarci in qualsiasi momento, ma non era una possibilità, era… Valerio, io mi chiedo a questo punto se sai cosa voglia dire fare il Consigliere comunale e l’Assessore: non hai la discrezionalità, tu devi farlo! Dall’altra parte pensi che ci siano quattro imbecilli che hanno bisogno di avere la risposta confezionata, se tu dici che abbiamo una variante adottata e non approvata; magari ci mettevamo un po’ più di te che sei un ingegnere in questo caso a capirlo, ma non ci mettevamo tanto ed era un problema articolato perché a tutt’oggi la risposta non c’è su come risolviamo i problemi di queste persone. Ma l’onere di dirlo doveva essere liberato, voi vi riempite la bocca e le orecchie della legalità e della trasparenza, che in questo caso non avete garantito. Io parlo di noi e dei cittadini, della vostra maggioranza sono cavoli vostri. Tu non hai la discrezione di dire aspetto tre mesi e ti do una risposta confezionata! No, no, vuol dire che non sai fare il Consigliere comunale! Tu quando sai di questo problema, convochi tutti quelli che sono seduti qua che, sfigati, ed uso una brutta parola, devono votare anche il rendiconto su queste cose! Ma stiamo scherzando?! Avevate contezza di una roba del genere e ci avete fatto votare, e per fortuna che votiamo sempre contro, con delle porte aperte di questa portata qua! E siete dovuti andare a fare delle denunce, degli esposti e non avete detto niente! Chiedo scusa se chiamo sempre in ballo Zurlini, che per altro c’era anche lui, Zurlini ci avrebbe preso e detto: ragazzi, abbiamo un problema enorme, è scappata questa cosa. Onere, l’obbligo di farlo, non c’è discrezione, non avete la possibilità di fare quello che volete e neanche di cercare la risposta per sanare il problema medio tempore! Va detto! E noi avremmo detto, come diciamo oggi: 690 titoli sono pazzeschi, speriamo che esista qualcosa che vada a risolvere le cose. Dal punto di vista politico il vostro problema non è tecnico, guarda, Valerio, tu puoi tirarti via tutte le vesti, tecnicamente l’errore c’è stato, ha ragione Luca, chi non lavora non sbaglia, ma il problema è della vostra capacità di fare i Consiglieri, gli Assessori in questo caso. Ho l’onere, ho il dovere di denunciare quando c’è una cosa di questa gravità, non posso aspettare 3 – 4 mesi. Marzo significa che a metà marzo si diceva: ragazzi, c’è un problema. Dopo quante varianti c’erano? Che la variante del 2013 avesse un problema c’era. Quanti titoli l’avremmo visto. E’ lì che sbagliate. E
sbagliato pensare di avere il potere discrezionale di scegliere. Voi dovevate venire da noi e dire: c’è questo problema. La soluzione non ve la trovavamo noi, però sicuramente non arrivavamo a questo punto. Marzo è tanto in là. In mezzo c’è stato il rendiconto. Ci avete trascinati a votare in assenza di trasparenza il rendiconto, ragazzi! Il rendiconto! Mi chiedo se vi rendete conto della situazione, di come ci costringete a votare. Io non ho fiducia di voi, non ce l’ho più, perché mentre prima potevo dire: l’Assessore al bilancio mi dice che non sa leggere il bilancio e quindi le 14 pagine… è brava, dice che non lo sa fare, ma almeno dice non lo so fare. Ma qua il problema è proprio la coscienza, la trasparenza, l’onestà! Qua non c’è stata. Ci avete
tirato a votare degli atti senza dirci questa cosa. Questa è una cosa gravissima. A me dispiace perché non riesco più a fidarmi di voi, perché se avete taciuto una cosa così grave, Valerio, non è un problema tecnico, non è un problema tecnico! Poi abbiamo tutti insieme un problema tecnico perché tutti i cittadini ci sono in mezzo e speriamo di risolverlo, siamo i primi a volerlo risolvere e saremmo stati i primi, come ha detto Luca, anche se foste venuti a marzo. Il problema è un problema di trasparenza vostra, è un problema di coscienza. Non puoi scegliere. Tu hai l’obbligo di farlo.
L’assessore Valerio Bizzarri
Ribadisco a Maura, capisco quello che dici, ma ho l’obbligo di informarti nel momento in cui ho compiutezza di quello di cui ti devo informare, che non è esclusivamente il fatto che la variante fosse adottata e non approvata, perché quello è l’effetto, ma l’effetto nello specifico legato a quella specificità e a tutti i permessi di costruire, quindi tutti i titoli edilizi rilasciati o presentati in Comune, non è legato al fatto che la variante fosse adottata o meno. Questo non è stato appreso il giorno dopo, è stato appreso dopo un periodo. Questo è il primo passaggio. Poi per quanto riguarda lo sciorinamento della risposta, ho risposto in funzione delle richieste. La risposta, come è stato detto e come è stato scritto, il punto di caduta lo si deve costruire. Perché? Perché come avete detto voi, e su questo non ho nessun problema a darne atto, è che una situazione del genere probabilmente è più unica che rara e di conseguenza va affrontata puntualmente verificando qual è…
Il Consigliere Lusetti
Valerio, capisco l’errore. Intanto preciso che anche noi come Progetto San Martino speriamo che si risolva il problema perché è un problema per diversi cittadini, come siamo venuti a conoscenza, e la cosa più importante è risolvere questo problema. Però come ti dicevo, perché hai tirato in ballo la nostra conversazione perché ero incredulo di quello che era accaduto e tu mi hai detto: “effettivamente voi cosa avreste fatto?” Ribadisco, questo non può essere un problema tuo, il tuo obbligo è informarci. Tu ci informi e poi noi vediamo qual è il nostro obbligo. Credo che il tuo dovere sia informarci perché noi rappresentiamo una parte della cittadinanza di San Martino, in primis è questo, ed è un problema politico, perché sul problema tecnico è chiaro che è stata una dimenticanza, ma questa dimenticanza ha creato tutto questo. L’altra cosa che volevo dire è che appunto per questo, nel passaggio che hai fatto prima hai detto che di noi hai estrema stima, per cui fiducia. Ancora di più avresti dovuto informarci se hai stima e fiducia, perché rappresentiamo una parte della cittadinanza ed è giusto che voi ci informiate di un problema del genere. Questo per dire che effettivamentediventa dopo difficile fidarsi, come diceva Maura, perché se vi ricordate, – e mi rivolgo in questo caso al posto della Maura ai ragazzi che per la prima volta sono a sedere qui dalle votazioni scorse – Maura gli ha detto: attenzione, voi dovete informarvi e quando votate state attenti perché votate e prendete delle decisioni importanti. Quando hanno votato il rendiconto, mi ricordo il passaggio che era: il revisore dei conti ha approvato, per cui è tutto perfettamente giusto. Io nel passaggio ho detto: il revisore dei conti determina il fatto che i passaggi siano giusti, i conti economici invece ce li mette il tecnico, per cui non può sapere se sono 100, 200, lui guarda i passaggi e che sia tutto regolare. Qua vengo al fatto che loro hanno votato a favore e hanno votato su un rendiconto dove voi sapevate già di questa cosa. Per cui avete mancato di fiducia, secondo me, anche nei confronti degli stessi vostri Consiglieri, che è ancora più grave. E` quello che ci siamo detti nella conversazione, cioè la mancanza di fiducia. Tu sai quello che ho espresso anche prima delle elezioni, cioè siamo un paese di 8000 abitanti e la collaborazione potrebbe essere fondamentale per il bene comune. Ogni volta che cerchiamo una collaborazione, e mi rifaccio al discorso di prima: vedremo, faremo, vi diremo. Stiamo aspettando risposte da anni, ma che sono molto meno importanti di questo tema. Ritorno al fatto di prima, cioè voi operate in questa maniera, è ora di cambiare questo metodo di operare! Mi rivolgo a quelli nuovi, facciano un’osservazione e cerchino veramente di variare il modo di operare. Sono obbligato a ribadire che anche nella Capigruppo quello che ha detto Luca è una verità, quello che è emerso è stato questo. Ho imparato alla Capigruppo di questa cosa. Ancora peggio! Loro l’hanno imparato, ve l’hanno trasmesso e voi non l’avete colto, per cui loro hanno presentato un’interpellanza; quanto meno se avevate effettivamente stima del sottoscritto e del mio gruppo, mi avreste chiamato per dire: c’è un problema di questo genere, se ne sono accorti e c’è questo problema. Manco questo avete fatto!
Il Sindaco
Ribadisco e rafforzo il fatto che l’istruttoria aveva bisogno di essere approfondita, anche perché c’era un numero di titoli abilitativi molto alto. Poi si è ridimensionato il numero dei titoli che possono avere dei problemi da risolvere. Anche questo è stato fonte dell’istruttoria che ci ha per lo meno dato dei numeri e saranno 35 – 40 le pratiche che avranno bisogno di essere approfondite in modo serio. Rientrano tutti i titoli abilitativi, che erano 690 quelli rilasciati, era un bel numero. Colgo la vostra sensibilità sul fatto che noi abbiamo tardato a comunicare. Sono abbastanza sereno sul fatto che non ci abbiamo dormito la notte, non abbiamo preso sotto gamba questa faccenda, ci abbiamo lavorato tanto per avere i primi punti di caduta, perché se non si hanno i primi punti di caduta, è difficile anche andare a dire: signori, abbiamo trovato un problema e non sappiamo come muoverci. Invece stanno arrivando i primi punti di caduta, abbiamo un legale che ci confezionerà presto un parere e che presto metteremo anche a disposizione delle minoranze.
Il Consigliere Erbanni
Due precisazioni, perché l’Assessore ha ribadito più volte che la variante del 2013, quella in oggetto, non è decaduta, ma è stata solo adottata ed è ancora lì nel limbo. Vi chiedo se avete dato risposta al problema che presenta il D.P.R. 380/2001, quello nazionale, perché prevede la decadenza delle varianti se non approvate dopo 3 anni e qua ne sono passati più di 8. Volevo capire che tipo di risposta tecnica intendete dare a questo problema legale. Altro tema: hai detto che quella variante è stata trasmessa in Provincia a suo tempo. Quindi chiediamo di chiarirci se non dettagliatamente stasera, con anche l’accesso agli atti, quali sono le controdeduzioni che ha fatto la Provincia. Preciso che come Luca prima ha sottolineato, noi abbiamo presentato un accesso agli atti tramite Pec domenica, non questa che è passata, quella precedente, quindi siete ampiamente fuori termine nel rispondere all’accesso agli atti, perché a me non è arrivato nessun documento ancora. Sono 5 giorni. Attendiamo ancora i documenti che non ci sono arrivati. Ci sono questi due problemi tecnici. Quello della presentazione in Provincia, tra l’altro, e scusate se tocco l’argomento, a me pone anche un altro problema, perché noi qua diamo per scontato, e lo diamo fino a prova contraria, che nel 2013 – 2014 ci sia stato un errore, ma potrebbe anche non essere stato così, scusate, cioè potrebbe anche essere che nelle more di approvazione finale, magari il Comune ha autorizzato determinati interventi che poi la Provincia ha respinto con le sue controdeduzioni. Io non ci voglio neanche pensare, però è bene che chiariamo questo aspetto, perché a quel punto non sarebbe più un errore, ma sarebbe più dolo che errore. Però fino a prova contraria dobbiamo ritenere che sia stato un errore, ma chiariamolo, perché nel 2013 non c’era questa Giunta, c’era qualcun altro. Queste sono le domande, poi se vuoi rispondere subito…
L’assessore Valerio Bizzarri
Il tema del 380/2001 l’avvocato a cui ci siamo appoggiati in realtà non l’ha preso in considerazione, nel senso che ci ha fatto vedere che la giurisprudenza è in realtà orientata e ci sono varie sentenze in questa direzione che la variante di per sé deve avere un suo completamento, che sia approvazione o che sia il ritiro della variante, quindi farla decadere, però con un atto di Consiglio. Ci è arrivata la bozza del parere, stiamo attendendo che ci arrivi il parere formale, che vi sottoporremo ed è dettagliato in maniera esaustiva qual è la normativa di riferimento in questo caso per il tema della validità della variante. Per quanto riguarda la Provincia non sono state fatte controdeduzioni perché la Provincia non ha fatto osservazioni, la Provincia ha fatto una sospensione dei termini per richiesta di integrazioni, a cui non è mai stato risposto, e prima vi ho letto il passaggio. La Provincia ha sospeso i termini della variante per richiesta di integrazioni ed è ferma lì, nel senso che non è mai stato risposto alle integrazioni richieste dalla Provincia. Quindi da qui non ha mai fatto delle proprie osservazioni in merito. Ci sono invece di contro le osservazioni dei privati perché quelle nella fase di pubblicazione sono state regolarmente recepite. Come atto la Provincia ha fatto una comunicazione di archiviazione della pratica nel 2019, perché erano trascorsi i termini della salvaguardia dei 5 anni in e di conseguenza non avendo avuto informazioni differenti da parte dell’Amministrazione, ha archiviato, quanto meno ha tolto dal suo brogliaccio, perché questo è, la variante.
Il Consigliere Erbanni
Quando ve l’hanno comunicato nessuno nel 2019 si è reso conto del problema? Lo chiedo a chi c’era. Nessuno si è reso conto?
Il Vice Sindaco Luisa Ferrari
Nel 2019 ero Assessore all’urbanistica e quella comunicazione non l’ho mai vista, né io e né il Sindaco. Questa è la verità. Le comunicazioni vengono protocollate. Non voglio entrare questa sera nei particolari. Essendo proprio nel 2019 Assessore all’urbanistica, mi sono preoccupata perché la Provincia ha detto che aveva mandato una lettera di archiviazione della variante, indirizzata al Sindaco, tra l’altro. Quella lettera, quella comunicazione protocollata, ma ripeto, in questa sede non voglio, Daniele, entrare… tu sei un avvocato e quindi mi capirai, ma né io e né Paolo siamo stati informati di questa comunicazione. Non ci è stata girata.
Il Consigliere Erbanni
Per concludere il mio ragionamento, dal punto di vista tecnico tutti noi speriamo che i problemi del D.P.R. 380 siano superati, anche se quella che citava l’Assessore è giurisprudenza e non è legge, per cui tutto può variare giorno per giorno. Speriamo tutti che possa essere superato, perché è ovvio che chiunque in questa sala spera che questi problemi si possano risolvere al più presto nell’interesse di tutta la cittadinanza. Qui c’è un problema politico grave che parte da un problema tecnico. Stasera avete parlato – al di là del fatto che ha già chiarito Maura, voi non avevate la discrezionalità se informare o no non tanto noi, perché potete anche dire: chi se ne frega dell’opposizione. Non è istituzionalmente corretto, ma magari la maggioranza con un certo tono di arroganza può anche pensare di fregarsene dell’opposizione, che pur rappresenta nel suo complesso più del 51% dei sammartinesi – ma a parte quello, voi avevate l’obbligo di informare i cittadini e i tecnici che lavorano qua in zona, perché il problema non è soltanto relativo alle vecchie pratiche edilizie, ma è anche relativo alle pratiche o anche non alle pratiche degli ultimi 4 mesi. E mi spiego meglio. C’è qualcuno
che avrà presentato degli atti negli ultimi 4 mesi e l’ha fatto ragionando sulla normativa 2013, ma c’è qualcuno che magari non ha nemmeno presentato un atto, ma ha fatto già adesso o messo in campo degli investimenti pensando alla normativa 2013. Questo fatto, che non è quello passato, ma è da marzo in avanti, voi non l’avete tenuto in considerazione? Ci sono imprese che magari hanno fatto già rogiti non 6 mesi fa, non un anno fa, magari un mese fa, due mesi fa o fatto i contratti preliminari per acquistare immobili da riqualificare prevedendo determinate volumetrie che non sono previste nel 2010. Ci sono persone che hanno valutato e speso soldi per fare il 110 che magari non possono fare in base alla normativa 2013 e l’hanno fatto nell’ultimo periodo! E` questa la cosa grave che deriva dal fatto di non avere parlato in marzo! L’errore, ammesso che sia un errore e tutti speriamo che sia un errore, era stato quello… al di là del fatto che, scusate, c’è un problema anche nella gestione del Comune, al di là della lettera, se nessuno si accorge, perché pure nel frontespizio del Piano regolatore c’è scritto solo adottato, se nessuno si accorge, neanche il personale si accorge in tanti anni, di questa variante. Quindi un problema di gestione dell’amministrazione e del personale è evidente che c’è, ma al di là di questo, non vi siete posti il problema che si poneva da marzo in poi? Ci sono due punti di vista: l’obbligo del pubblico ufficiale di informare, che non è stato rispettato; secondo, gli obblighi nei confronti di imprese e cittadini che investono e che ripongono i loro soldi su questa normativa! Stasera ci avete detto che non ci avete pensato, è lì il problema secondo me, perché è un errore che nel passato non avete nemmeno fatto voi
probabilmente, ma oggi l’errore è vostro. Scusate, è fuffa quello che venite a dire che l’avete fatto per trovare dei dati, perché dire: scusate, almeno informando i tecnici, che per altro non sono stati informati, anzi mi risulta che gli sia stato detto che le pratiche vanno a rilento perché è cambiato il dirigente… a parte quello, il problema, ripeto, non è per il passato, che è chiaramente un problema da risolvere grave, ma è per il futuro. E` inutile che ci veniate a dire che l’abbiamo fatto perché servivano dei dati, perché i dati chiaramente andavano trovati soprattutto per il passato, ma per il futuro l’avete fatto, non voglio dire per un tornaconto, ma quanto meno per non apparire, per non fare vedere che era stato fatto un errore, avete cercato di correggere l’errore senza farlo sapere alla gente, in modo che tutto passasse in sordina, per un interesse politico, punto! Il resto è solo fuffa, balle! Okay? Sono balle, perché da marzo in poi avreste dovuto dire: le cose stanno così, la variante non si applica più. Perché ai tecnici che sono venuti in Comune non avete detto di non applicare quelle norme? Perché avete permesso a dei tecnici privati di fare dei progetti con la normativa 2013 anche in marzo, in aprile, in maggio, tra l’altro tecnici pagati dalla gente, o dicendo: no aspetta, non presentarla perché c’è un problema all’ufficio tecnico, andiamo a rilento? Dal punto di vista nostro è gravissimo l’errore, ma è ancora più grave il comportamento che si è tenuto nell’ultimo periodo. Tra l’altro andando a rallentare anche le pratiche edilizie, è ovvio che c’è anche un rallentamento negli incassi degli oneri e quindi automaticamente un danno sulle casse comunali, perché anziché incassare gli oneri di urbanizzazione che avevamo previsto in bilancio, ne incasseremo sicuramente meno, perché ci sono le attività edilizie ferme. Ma chi ha investito non solo oggi, perché questo non si è capito, ma domani, domani cosa fanno i cittadini? C’è gente che sta investendo, c’è gente che ha già parlato con le banche per farsi finanziare degli investimenti con i tassi che stanno cambiando a velocità di mese per mese o che saranno costretti a stare fermi e a rinviare e quindi vedersi dei mutui o dei finanziamenti che crescono mese per mese perché non possono andare avanti. Da domani cosa devono fare questi? Devono applicare il 2010? Allora gli va detto. Perché non l’avete ancora detto? Se noi non facevamo questo atto non lo diceva nessuno!
L’assessore Valerio Bizzarri
No.
Il Consigliere Erbanni
Eh no… andate a chiederlo a quei professionisti se hanno fatto delle varianti col 2010 o col 2013 ultimamente. Le hanno fatte tutte col 2013 e i committenti pagano. E chi gli dà i soldi? Guardate che qualcuno potrebbe anche pensare di fare causa al Comune per chiedere i danni per questa cosa. Finisco e dopo ti lascio rispondere. Il discorso degli oneri del Comune. Una soluzione va spiegata, ma va spiegata subito. Conosco imprese e non solo imprese, anche privati, che non sanno cosa fare entro il fine settimana, perché ad esempio devono fare dei
contratti con le banche e con i leasing. Mi hanno chiamato e mi hanno detto: cosa dobbiamo fare? Dobbiamo fare il contratto o non dobbiamo farlo? Se lo facciamo e poi non va bene perché bisogna cambiare, come facciamo? E se invece non lo facciamo e portiamo avanti, ci alzano il tasso di interessi. Parliamo di centinaia di migliaia di euro o anche di più in certi casi. Poi c'è un altro problema. Se non chiariamo la normativa, visto che è un dato di fatto non solo a San Martino, ma in tantissimi Comuni, che tantissimi immobili costruiti negli ultimi 20
anni, soprattutto dal 2000 al 2015, presentano molte difformità urbanistiche, quelli dal 2013 in poi costruiti con la normativa 2013 potrebbero risultare parzialmente non in regola con la normativa. I tecnici come fanno a fare l'Are? Sapete che se non fanno un Are corretto i notai non possono rogitare e quindi le persone non possono vendere gli immobili costruiti dopo il 2013? Ma questi temi non se li è posti nessuno? Nessuno vuol fare allarmismo, ma il problema c'è e secondo noi va sviscerato in un modo molto più completo della risposta, mi viene da dire, mi dispiace, fumosa che è stata data.
L’assessore Valerio Bizzarri
Il tema che hai tirato fuori, Daniele, è proprio il motivo per cui per uscire o si sa di cosa si parla o altrimenti, dal mio punto di vista, poi mi rimetto, si perde del tempo, perché si tira il sasso e si tira via la mano. In realtà credo che si debba tirare il sasso e si debbano tirare le risposte. Per quanto riguarda le modifiche, varianti, permessi di costruire, Scia e tutto quello presentato nel periodo da marzo ad oggi, sono state o rallentate o non istruite, quindi rifiutate o sospese, proprio perché la tutela è stata data verso i cittadini, perché da quel momento siamo venuti a conoscenza; se ne avessimo avuto compiutezza prima l’avremmo fatto prima, ma l’abbiamo imparato in quel momento e da quel momento si è sospeso. Ai tecnici all’inizio, è vero, si davano delle risposte fumose, perché non avevamo, come ho ribadito, la certezza che fosse quella del 2010, perché abbiamo dovuto rifare la storia. Che ci crediate o no, io sono comunque un Assessore nuovo e la tecnica è dal primo di marzo. La ricostruzione che vi ho fatto prima, che sembra un mero elenco, ma in realtà è la storia del Comune di San Martino dal ’99 ad oggi sull’urbanistica, non richiede due giorni, soprattutto per le complicazioni che ha. Quindi potere affermare che la normativa è quella del 2010 l’ho potuto affermare stasera perché stasera mi è arrivato il parere definitivo dell’avvocato, a cui abbiamo dovuto trasmettere tutto, ha dovuto leggere tutto e sulla base di questo ci ha espresso il suo parere. Prima abbiamo dovuto noi istruire e poi man mano gli abbiamo mandato la roba e lui ha…
Il Consigliere Erbanni
E’automatico che se non c’è il 2013, entra in vigore quella precedente...
L'assessore Valerio Bizzarri
No, non è automatico, perché successivamente al 2013 c'è stato l'atto del 2014 in cui c'è stata la presa d'atto, poi c'è stata la variazione del fotovoltaico, poi c'è stato l'Art. 53. In più, cosa che qui non viene detta, ma vi troverete nel parere, se prendete il cartiglio, nel cartiglio oltre alla variante adottata, c'è un generico atto di Giunta riportato che non è mai stato né al brogliaccio della Giunta, né è mai stato presentato, ma che ha creato delle varianti sulla variante, nel senso che se prendete... c'è scritto “delibera di Giunta”, non ci sono i riferimenti, ma quella è una variante della variante 2013. Quindi la complicazione è perché la normativa del 2013 che è passata in Consiglio e che quindi è al protocollo, non è coerente con quello che era pubblicato sul sito che riportava la stessa dicitura, ma in realtà era stata modificata. Quindi trasparenza per trasparenza...
Il Consigliere Erbanni
[Intervento fuori microfono non comprensibile, ndr]
L'assessore Valerio Bizzarri
E
stata modificata ulteriormente la normativa…
Il Consigliere Erbanni
[Intervento fuori microfono non comprensibile, ndr]
L’assessore Valerio Bizzarri
Non c’è un atto di Giunta, anche perché non potrebbe una Giunta fare una variante.
Il Vice Sindaco Luisa Ferrari
Scusate, in Giunta non abbiamo mai approvato varianti. La variante è di Consiglio comunale.
Il Consigliere Erbanni
Che si dica che c’è un atto di Giunta che però non è stato votato dalla Giunta è sicuramente un falso. Quindi qualcuno…
L’assessore Valerio Bizzarri
Però capite anche la difficoltà di rifare tutto perché non sapevamo quale era la base su cui partire. Detto questo e finisco, Maura, solo perché voglio essere chiaro ed esaustivo fino in fondo, quello che chiedete da oggi in avanti: da oggi in avanti sulla base del parere, che è quello che dice che la variante non è decaduta per effetto del 380, ci sono più possibili scenari. Il primo scenario è quello di dire: come Giunta verrà recepito il parere, la normativa è del 2010, verrà comunicato ufficialmente che la normativa è quella del 2010 e pubblicata sul sito la norma del 2010, così da ora in avanti sgomberiamo il campo sull’attività che si verrà a generare. Per quanto riguarda la variante in quanto tale, quello che si è valutato anche insieme alla Regione, che è lo step successivo a quello che dicevi tu, Maura, è la possibilità di approvare la variante, quindi di concludere l’iter amministrativo della variante. Questo è chiaro che consentirebbe, senza fare dei voli pindarici, e lo dico senza timore alcuno, perché approvare un Pug non vuol dire domani approvo il Pug… A prescindere dal tempo che si possa essere perso o da quello che è stato detto, il Pug ha un iter che è stabilito con delle date, con dei tempi molto precisi, distinti tra chi ha il PSC e chi ha il PRG. Quindi non è che tu decidi. All’interno di quello puoi comprimere, compattare, ma comunque sei vincolato. Quello che si sta delineando, quello che ci viene prospettato, è di arrivare all’approvazione della variante, approvazione che mette potenzialmente a posto tutta una serie di situazioni, perché a quel punto ho chiuso l’iter, ho una conformità che è anche urbanistica e non solo edilizia, perché i titoli che sono stati presentati sono stati istruiti e sono titoli corretti. Questo è il passaggio sostanzialmente che dovremmo arrivare a fare. Le interlocuzioni di cui ho detto a chi mi ha contattato nelle settimane e nei giorni scorsi, ci hanno portato a questo. Da qui in avanti quello che dicevi tu, abbiamo ben chiaro il fatto che ci sono dei problemi su chi ha investito in questi mesi, su chi ha presentato delle pratiche, su chi ha fatto delle varianti, su chi vuole vendere e quant’altro, tant’è che sono venuti dei tecnici a chiedere come compilare l’Are, però la realtà dei fatti è che, come dicevo all’inizio, o sai cosa rispondere o altrimenti, come abbiamo fatto all’inizio, abbiamo cercato di prendere tempo per capire dove eravamo. Siamo ben consapevoli del fatto che ci sia il rischio che i cittadini facciano causa al Comune e come diceva Maura, senza volermi tirare addosso gli strali, ritengo che sia doveroso da parte di un privato tutelarsi quando di fronte ad un titolo, ad un permesso di costruire, Cila, Scia, quello che è, presentato, correttamente istruito, rilasciato o certificato dal tecnico, si vede dopo enne anni, da 9 a zero anni, si vede di fronte ad un possibile problema che si genera. Questo è il punto su cui stiamo cercando di lavorare oggi. Una volta che ho fatto i passaggi, qual è il punto di caduta? Come posso, in qualche modo, gestire o posso gestire i punti di caduta? Ci sono sempre i due aspetti paralleli, c’è un aspetto amministrativo (non sono un avvocato) e c’è un aspetto penale. Quello che voi dite, il fatto che abbiamo fatto l’esposto e che andava fatto subito, è stato fatto circostanziato proprio perché non solo i tecnici che erano in Comune e che hanno firmato hanno rilasciato dei titoli, l’ho detto prima, permessi di
costruire… e un tecnico ha firmato a suo rischio e pericolo, la normativa la conosceva, senza entrare nel merito di chi fosse. Ma ci sono dei tecnici, e ne vedo uno in sala che conosco, che hanno asseverato e quindi loro hanno dichiarato, io come tecnico asseverando, dichiaro. Cercare di circostanziare l’esposto è stato per quello, per evitare di dire: c’è l’errore,arrangiatevi, guardate voi com’è l’errore, ma è cercare di circostanziare il più possibile dando tutti i dati, cercando se non di dimostrare, perché logicamente non è spettanza nostra e ci sarà chi è deputato a fare le verifiche del caso, cercando di dire: il problema è stato trovato, è stato valutato, si sono messe in campo una serie di azioni che potenzialmente potrebbero risolvere il problema, perché non abbiamo la sfera magica e quindi questo è quello che vi segnaliamo. Se è possibile, dateci del tempo per chiudere e trovare la soluzione. Questo è.
La Consigliera Catellani
Valerio, sai quanto ti rispetto perché sei un bravo ragazzo e per me sei anche un bravo tecnico. Il problema è che qui tecnicamente siamo tutti dentro un sacco di fango, ovviamente. E’ ovvio che vi diamo il tempo, perché non possiamo fare nient'altro che dare del tempo. Poi ci sarà chi farà causa al Comune, ognuno declinerà le proprie esigenze. Ma non è il problema. Abbiamo discusso tanto sulla parte tecnica ed è giusto avere discusso perché dobbiamo anche dare risposte ai cittadini, perché i cittadini ci chiederanno contezza di questo, ma il problema torna ad essere in realtà un problema di carattere politico, dove nel sacco di fango ci siete soltanto voi, non ci siamo anche noi come cittadini. Voi non ci avete dormito la notte, però, ripeto, non ci avete detto niente e ci avete portato a votare, anche voti pesanti, senza darci contezza di questa situazione. E
questa la gravità politica, è qua che tiro in ballo le caratteristiche che deve avere il Consigliere comunale, l’Amministratore, è qua che la trasparenza deve uscire ed è qua che non c’è stata. Usciamo fuori da questo problema della variante. Noi abbiamo 9 mesi, abbiamo 9 mesi addosso. A parte i ragazzi che sono giovani e sono alla prima esperienza, ed ognuno farà l’esperienza con chi la vuole fare, voi esperienza ne avete, perché il vostro sedere è seduto qua per molti da tanti anni anche. Abbiamo 9 mesi. Sul bilancio di previsione è stato un disastro, sul rendiconto l’apoteosi, sul rendiconto facevamo delle urla, sul rendiconto siete stati indecenti. Sull’altro settore che rappresenta la cosa più grossa del Comune, che è l’urbanistica, addirittura stasera ci parlate di falsi. Non tiriamo fuori il problema dei 50 euro di Italgraniti, perché tra poco arriveranno anche i 50 euro di Italgraniti. Siccome la provincia la giro, da me veniva la gente e diceva: mamma che casino avete a San Martino! Ma nessuno mi diceva niente. Questo problema voi non ve lo siete tenuti qua, ne avete parlato con tutti, ovviamente tranne che con noi. In 9 mesi voi siete stati purtroppo un disastro complessivo, soprattutto nei settori principali. Se foste stati una maggioranza che presentava degli ordini del giorno fantasmagorici con idee pazzesche… ma quanti ne avete presentati? Uno o due in 9 mesi? Gli atti grossi li avete fatti male. Posso salvare Rosamaria e Matteo perché loro nei loro settori si sono mossi bene, ma nei settori più grossi è stato un disastro. Non parlo con gente che è qua da due giorni, ragazzi belli, ma gente che era Assessore all’urbanistica quando c’è stato questo casino qua! A me non interessa che cosa sia successo, i magheggi che ci sono stati, perché tanto noi in maggioranza non ci siamo mai stati. Il problema è tutto vostro e con noi non siete stati onesti. Adesso io vi faccio una domanda, chiaramente è una domanda pleonastica, ma ve la faccio, poi risponde chi vuole di voi: voi che avete tutta questa esperienza ed avendo esperienza dovete anche sapere cosa e quando dovete fare le cose, perché la trasparenza e l’onestà ci deve essere se sei un amministratore bravo, ma voi con 9 mesi disastrosi così, dove non avete portato una cosa, avete soltanto rincorso gli atti, oltre a fare scappare metà del personale, e il problema è sempre vostro, perché nei settori principali si sono avvicendate una marea di persone… ma oggi, vi chiedo, voi veramente, è una domanda brutta, ma ve la chiedo, tanto la risposta la so già e mi dolgo della risposta che riceverò, avete veramente il coraggio di proseguire? Vi sentite veramente così capaci, così in grado di proseguire e gestire un Comune che dentro ha anche dei falsi? Vi sentite così forti, potenti, preparati, bravi, attenti, accorti, diligenti, onesti, trasparenti, da potere proseguire a gestire questo Comune per altri 4 anni? Siete veramente così sereni? Lo chiedo a voi, perché data la risposta a voi, a me può andare bene o male, ma “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Vi sentite veramente con 9 mesi così… e non tiro fuori tutto il resto, perché la Corte dei Conti vi arriverà tra capo e collo a breve anche quella, ve l’anticipo, tanto vi arriva a breve. Siete veramente sicuri di essere così preparati ed avere questo coraggio per potere proseguire altri 4 anni? Sono 9 mesi e in 9 mesi siete stati… Valerio, mi dispiace perché vi voglio financo bene e vi rispetto come persone. Vi sentite in grado di gestire un Comune o pensate forse di poterlo mandare allo scatafascio con altri 4 anni così? La mia paura è questa. La seconda paura è che a forza di delegare finiamo dentro a Correggio, perché poi la soluzione ce la dà lui. Vi sentite in grado di fare questo? Vi sentite così forti e preparati, coraggiosi e preparati? La risposta è una sola, o è sì o è no. Non vorrei altre risposte. O vi sentite o non vi sentite.
Il Sindaco
Noi abbiamo un problema, è una situazione unica, anche per tutti gli enti superiori non esiste un altro caso come quello che è successo a San Martino. Abbiamo una sola cosa chiara, che dobbiamo tutelare i nostri cittadini, l’ente e tutto il nostro territorio. Dopo di che non siamo dei super esperti, non ti dico che siamo i più bravi, ma ci avvarremo di persone che ci possono aiutare a risolvere questo problema. In questo momento abbiamo un legale molto bravo, molto apprezzato, che ci sta facendo dei pareri per traghettarci fuori da questo problema. Il nostro impegno c’è tutto e ci sentiamo di portarlo avanti perché l’abbiamo scoperto grazie al nostro
tecnico e cercheremo di risolverlo.
Il Consigliere Lusetti
Mi permetto di dire che speriamo anche noi di risolvere il problema, come ho detto precedentemente. Volevo capire una cosa. Questa sera è emersa una cosa ancora più grave: all’interno dell’Amministrazione, Paolo, non vieni reso edotto di fax o mail che arrivano direttamente a te, importantissimi. In più l’Assessore mi dice adesso che pare ci sia un falso nell’approvazione e questo vuol dire non avere il controllo dell’amministrazione, mi pare di dover dire. L’altra cosa che mi viene da dire è questa, proprio per il discorso che facevamo a suo tempo dell’importanza della fiducia e di parlarne, Maura portava l’esempio di Italgraniti e della Corte dei Conti. E’ una cosa che abbiamo sollevato noi a suo tempo quando c’era la vecchia Amministrazione: nessuno di voi ha pensato di chiamarci e di fare un confronto per capire effettivamente cosa noi abbiamo contestato, anziché lasciare andare avanti e correre? Siete così certi e sicuri, autoreferenziali, che voi abbiate ragione senza neanche un confronto? Mi rivolgo a te, tu sei arrivato successivamente, ma della cosa sei stato informato da me personalmente perché era una cosa che il gruppo Progetto San Martino aveva portato avanti e io ero andato a parlare con l’allora Assessore e con l’allora tecnico e gli avevo spiegato quale era la nostra intenzione. Per cui è una è cosa che si sa da anni che noi volevamo andare alla Corte dei Conti. Poi ne abbiamo parlato perché tra Consiglieri ci stimiamo, come dici tu, e se ne parla. Abbiamo insieme valutato la cosa. Ma che mai a nessuno di voi venga in mente a volte di coinvolgere i gruppi di minoranza proprio, come diceva Paolo prima, per la collaborazione e per cercare di capire se qualcuno ha qualche supporto o qualche idea o qualche cosa forse di migliore di quello che riuscite voi ad estrarre? La vivo proprio come arroganza. Veramente come gruppo ne abbiamo parlato e ci siamo rimasti male. L’ho imparato alla Capigruppo. Una volta che era uscita questa notizia all’interno, chiamare l’altro gruppo e dire: signori c’è questo problema, ma nessuno ci ha pensato? Politicamente, sto parlando politicamente proprio. Euna di quelle cose che non mi capacito e non mi spiego, questa è arroganza e autoreferenzialità.
Il Sindaco
L'Italgraniti non c'entra stasera, Fabio. L'Italgraniti non c'entra!
Il Consigliere Lusetti
Però, Paolo, è di conseguenza, è sempre e comunque nel modo in cui operate. Arroganza, te lo ripeto, è arroganza, perché per me, per il mio punto di vista, è stato un metodo arrogate, non ci avete neppure avvisato come Progetto San Martino, l'abbiamo imparato alla Capigruppo, quando era un problema importantissimo. Tra l'altro ribadisco, voi dovevate dircelo anche 10 giorni dopo, 15 giorni dopo, poi decidevamo noi quale era il da farsi, ma noi come Consiglieri dovevamo saperlo e voi eravate obbligati a dirlo. Voi eravate obbligati, lo ribadisco, eravate obbligati ad avvisarci ed avvisare gli organi preposti.
Il Consigliere Erbanni
Facciamo la dichiarazione di non soddisfazione. Cinque righe. E
chiaro che non siamo soddisfatti della risposta, lo dirà anche Luca, in quanto estremamente fumosa, in quanto di fatto non risponde a nulla dal punto di vista tecnico, se non dire che ci affidiamo al parere del legale. Ricordiamoci che né il legale, né la giurisprudenza sono una legge. Quindi nessuno potrà basare i propri investimenti e le proprie scelte tecniche in base ad un parere o alla giurisprudenza. Il problema rimane quello politico. Avente taciuto ed aggiungo anche, come ho detto prima, non solo taciuto, ma anche portato sulla cattiva strada non solo investitori, ma anche tecnici che venivano in Comune e voi gli raccontavate che si andava lenti a causa del cambio del dirigente e non a causa di questi problemi; quindi avete anche mentito, non solo avete taciuto, ma in ogni caso a causa del vostro comportamento avete messo a rischio privati, imprese ed anche la stessa Amministrazione comunale che rischierà addirittura richieste di danni, oltre che una perdita di oneri, che è già evidente ad oggi. “
Dato atto che il Consigliere Erbanni si dichiara non soddisfatto,
PRENDE ATTO
dell’interrogazione presentata e della risposta data dall’Amministrazione.
Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto
Il Presidente Il Segretario
PAOLO FUCCIO Dr. MAURO DE NICOLA
Atto di Consiglio Comunale n.Error: Reference source not founddel 12 Luglio 2022 – Pag. 21 – COMUNE DI SAN MARTINO IN
RIO