DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Numero 83 del 30 Novembre 2023
Il Consigliere Erbanni
I fatti sono noti direi a tutti, in quanto sono stati sulla stampa locale, oltre che a conoscenza diretta di tanti cittadini. Leggo solo alcuni passaggi saltandone altri. Dato atto che presso le scuole medie tali soggetti che sono entrati all’interno della scuola hanno vandalizzato l’edificio provocando danni. Letto sulla stampa che il Comune ha dichiarato che l’impianto di allarme era soggetto ad interventi di manutenzione imprevisti e che tali soggetti avrebbero forzato una finestra.Dato atto che è attivo il servizio di guardiania giurata, tra gli altri, anche per le scuole medie. Appreso in questi giorni in paese che le problematiche relative all’impianto di allarme e alla tenuta delle finestre fossero note da tempo. Espressa ferma e piena condanna per i gesti criminali perpetrati in danno della scuola media e dell’intera collettività. Ribadita la necessità di perseguimento dei fatti sia dal punto di vista amministrativo che penale. Ritenuto necessario tuttavia appurare la corretta gestione e manutenzione di allarme, finestre ed anche del servizio di guardia giurata ai fini preventivi. Abbiamo posto una serie di domande per avere chiarimenti in merito a queste tematiche in relazione sia ai fatti del 7 settembre che in generale a quella che può essere la prospettiva futura, perché è ovvio che sono stati fatti gravi, che hanno non soltanto creato danni all’interno della scuola media, ma hanno anche causato allarme sociale tra i genitori e tra i cittadini di San Martino. A margine, lo dico anche se non c’entra con l’argomento, sono alcuni giorni che, come già avvenuto in passato in altri quartieri, ma anche nel quartiere della zona Pavarini, cosiddetta, dove abita l’Assessore, dove abito anch’io e dove abitano altri, è sotto tiro da parte di ladri ripetutamente, perché sabato sera, mi sembra l’altra sera… adesso non so se sono confermate le voci che anche oggi ci sarebbe stato qualche cosa in
qualche casa. Quindi è ovvio che il Comune per quanto può, perché non è compito solo del Comune, ma anche delle forze dell’ordine, in qualche modo si deve muovere.
L’interpellanza è riferita ai fatti del 7 settembre nelle scuole, che sono di natura diversa, non sono furti, ma sono atti di diverso tipo, però a margine abbiamo anche un problema crescente di sicurezza nei quartieri che, per quanto possibile, dobbiamo affrontare.
L’assessore Valerio Bizzarri
Rispondo puntualmente alle domande e poi rispondo all’ultima nota. Per quanto riguarda la prima domanda, i danni registrati a seguito dell’effrazione del 7 settembre, sono risultati essere la rottura del vetro del serramento del bagno al primo piano dei maschi, dal quale sono entrati i ragazzi che hanno fatto gli atti di vandalismo, lo svuotamento di due estintori a polvere con la conseguente dispersione delle polveri su tutto il piano primo e parte del piano terra, la rottura di un laptop di proprietà dell’istituto, il ribaltamento di alcuni mobiletti e il materiale che vi era sopra. Il danno economico è diviso in parte sull’istituto comprensivo e in parte sull’immobile. Per quanto riguarda l’istituto comprensivo, al di là delle ore spese dai bidelli per ripristinare i mobiletti, il materiale e pulire, (ci sono voluti circa due giorni tra il personale Ata e Coopservice per pulire perché la polvere si era andata a insinuare ovunque), il costo vero è di fatto il riacquisto del laptop. Per quanto riguarda invece i costi a carico dell’Amministrazione comunale sono limitati a circa 300 euro e cioè il costo della fornitura del vetro da sostituire a quello rotto, la posa dell’inferriata che è stata posta a protezione della finestra rotta e la carica di due estintori che erano stati vuotati. Per quanto riguarda quali iniziative amministrative e penali sono state poste in essere, l’istituto comprensivo in quanto conduttore dell’immobile, ha sporto denuncia presso la stazione dei Carabinieri di San Martino; l’Amministrazione comunale ha consegnato le registrazioni e le riprese video che sono state registrate dalle telecamere sia di Parco della Pace che quelle posizionate lungo via del Corno. Qui l’attività ispettiva è in capo ai Carabinieri. Noi ad oggi non abbiamo un ritorno diretto su che punto siano le indagini. Da quanto tempo fossero noti i problemi legati alla tenuta delle finestre della scuola media: premesso che l’evento del 7 settembre si è verificato non per una forzatura di una finestra, ma hanno fisicamente rotto il vetro; in precedenza era stata forzata la porta di fianco a questa, la porta finestra, perché essendo una porta scorrevole, hanno forzato e sono riusciti a modificarla. Tutte le finestre sono state dotate, e questo già negli anni passati, di chiavistelli per la chiusura, perché una porta scorrevole diventa più difficile e si è visto che col passare degli anni le maniglie riducevano la loro tenuta. Nello specifico sono riusciti a forzare quella porta singola perché si era divelto il blocco. Il blocco è stato ripristinato ed è il motivo per cui la volta successiva sono dovuti entrare dal
finestra rompendo il vetro. Detto questo, è vero che noi lo scorso anno, anzi nell’anno corrente, nel bilancio di previsione, avevamo inserito una quota intorno, se non ricordo male, ai 200.000 euro, che era il valore di partecipazione ad un bando del Mite, quindi il Ministero per la transizione ecologica, per farci finanziare la sostituzione delle finestre della scuola media sia per ragioni di risparmio energetico, sia per ovviare a questo
potenziale problema. Abbiamo avuto il finanziamento per quanto riguarda le finestre della palestra di via Rivone. della centrale termica di via Rivone e di tutti i serramenti del nido. Questo non ci è stato concesso per termine delle dotazioni del bando stesso. Abbiamo comunque incaricato un professionista di farci un progetto di sostituzione di tutti i serramenti, questo però a fini energetici soprattutto, potendo sfruttare il conto termico, che per gli istituti scolastici prevede il rimborso del 100% della spesa sostenuta. Per quanto riguarda da quanto tempo l’impianto di allarme era fuori servizio: come vi dicevo, vi era stato un precedente tentativo di effrazione, anzi una effrazione, avvenuta la notte del 27 giugno. L’allarme era stato attivato da parte delle Preside alle ore 20, al termine di una riunione, ma non è scattato. Di conseguenza alla mattina del 28 giugno è stata chiamata la ditta che per conto del Comune stava seguendo altri lavori sugli antifurti e hanno verificato che l’impianto si accendeva, ma poi a suo giudizio si staccava senza un orario specifico o senza la richiesta opportuna. Il 2 luglio abbiamo ottenuto il preventivo per la sostituzione della parte che risultava da sostituire. Il problema è che
nel momento in cui la ditta è intervenuta per la parte della centralina, non era dotata delle chiavi di sicurezza della centralina, perché questa ha delle chiavi che sono tenute dall’ente fornitore della centralina, cioè chi l’ha posato allora. Euna ditta che è fallita e di conseguenza non era più possibile intervenire su quella centralina; per cui si è deciso di cambiare completamente l'impianto. Di conseguenza si è completamente sostituito l'impianto con uno più moderno. L'impianto è stato terminato il 7 settembre con attivazione l'8 settembre. Il 7 settembre sono entrati con l'impianto funzionante, ma non era attiva la centralina, tant'è che il 10 settembre hanno provato nuovamente ad entrare nella scuola, ma è scattato l'impianto e di conseguenza è stato semplicemente un tentativo di effrazione. La spesa sostenuta è di 8.500 euro circa, ha previsto il cambio completo di tutto l'impianto e la predisposizione, con la possibilità di una implementazione, soprattutto nella parte retrostante, che è quella che normalmente è soggetta agli eventi di effrazione, per ulteriori sensori in quel caso perimetrali, che la ditta installatrice ci ha sconsigliato di inserire immediatamente, ma di verificare la validità dell'intervento di ripristino effettuato, perché ci dicevano che quel tipo di intervento dà luogo a ripetuti falsi allarmi e tendenzialmente questo può creare dei disagi, soprattutto a chi poi riceve la chiamata e deve fare l'uscita per verificare che non siano avvenute effrazioni. La spesa economica ve l'ho comunicata. Il servizio di guardiania giurata è attivo, prevede tre controlli durante il periodo notturno, quindi di notte. Attualmente il costo della guardiania giurata prima della sostituzione dell'impianto era di 360 euro per l'anno; dopo l'intervento è di 487 euro perché è stato implementato il sistema, in quanto la nuova centralina ha al suo interno una Sim e quindi parte la telefonata direttamente al Comando dei Vigili e dei Carabinieri e alla centrale di controllo, in questo caso di Coopservice, che è chi ha la guardiania armata. Di conseguenza questo collegamento al sistema di Coopservice ha previsto un aumento del costo. Per quanto riguarda invece gli altri accadimenti, come vi dicevo prima, vi è stata una effrazione il 27 giugno, che è quella che ci ha evidenziato il problema del sistema di allarme, non ha visto nessun tipo di danno, perché la forzatura è stata fatta solo sul nottolino, ma semplici scritte all'interno della scuola; poi c'è stato il tentativo di cui si parlava prima e un tentativo il 10 di settembre, che è stato semplicemente un tentativo perché è suonato l'allarme. Tornando al discorso di prima, è sentito. L'altra sera io e mia moglie abbiamo fatto il giro del quartiere, anche perché l'anno scorso io il 7 di dicembre sono stato uno di quelli che i ladri sono andati a trovare. Di conseguenza ho ben presente. E
chiaro che questi rispetto a quelli dello scorso anno mi sembrano più strutturati, perché hanno tagliato inferriate e quindi credo ci sia una componente di pericolosità, forse, superiore, sono strutturati.
Il Sindaco
Grazie all’Assessore Bizzarri. La parola al Consigliere Erbanni.
Il Consigliere Erbanni
Posso dirmi sostanzialmente soddisfatto per la risposta, che è stata chiara. E` ovvio che al di là dei fatti della scuola, che si spera che non si verifichino più e che gli strumenti di difesa siano sufficienti, il problema in generale, che poi riaffronteremo, della sicurezza invece nel Comune dovrà essere affrontato per quanto possibile per il Comune, però è a 360 gradi a partire da quello che può fare il Comune, e parlo di illuminazione, telecamere, ma anche Polizia municipale e via dicendo.