San Martino in Rio – Il Sindaco Fuccio apre la campagna elettorale per la sua rielezione. Lo fa con uno strambo volantino distribuito nelle case in questi giorni, privo di intestazione, sul quale campeggia il simbolo del Comune ma senza altre indicazioni.
Se è pagato con i soldi del Comune, allora magari si doveva evitare la pura propaganda o, al limite, dare spazio anche alle altre componenti dell’amministrazione; se invece è roba del PD & friends sarebbe stato più onesto specificarlo. Ma lo stile in questi 5 anni abbiamo imparato che non è di casa da quelle parti.
Con enfasi da campagna elettorale, leggiamo di come il Sindaco si impossessi di opere già fatte per le quali il merito è esclusivamente altrove (stiamo parlando del campo da beach-volley così come della nuova struttura del tennis; così come il raddoppio delle linee fognarie che sono state fatte e pagate da Ireti; o la pista ciclabile e rifacimento di via San Rocco a Trignano che saranno fatte da Italgraniti).
Oppure spacci la normale (doverosa) ordinaria amministrazione come opere e idee straordinarie.
Oppure riproponga ancora una volta, come opere di prossimo avvio, interventi che sono ormai anni e anni che vengono venduti come di imminente realizzazione (ad esempio la complanare e il cimitero di Gazzata, la nuova scuola, sistemazione casa di riposo).
Nel frattempo, cani avvelenati, scippi e cassonetti dati alle fiamme caratterizzano tristemente l’avvio del nuovo anno. Da Roma a San Martino le amministrazioni sono lontane dalla realtà che vivono i cittadini. Non si affrontano i problemi e nemmeno si provano a prospettare dialoghi e confronti sul come gestire i disastri (soprattutto umani) che la gestione della pandemia sta generando.
Si fanno vacanze e si nasconde la testa sotto un bel mucchio di propaganda. Ma il conto arriverà … e si prospetta parecchio salato.
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