Durante il consiglio comunale dello scorso 19 dicembre, su Aurora Srl (società partecipata dal Comune per il 28%circa), il Revisore dei Conti del Comune, preso atto che i bilanci degli ultimi 5 anni chiudono tutti in perdita, ha formulato oralmente e per iscritto i propri rilievi, ripresi anche dal Ragioniere del Comune.
Ebbene, tra i rilievi mossi, il Revisore mette nero su bianco che la Società si è rifiutata di collaborare con Comune e Revisore, non fornendo dati richiesti, non rispondendo al telefono e non partecipando alle riunioni. Alla luce di ciò, scrive il Revisore, viene sollecitato il cambio degli amministratori.
Peccato che Vice Presidente della Società, per nomina del sindaco Fuccio, sia l’ormai ex assessore Valerio Bizzarri, dimessosi pochi giorni fa ma ancora in carica nella società e in consiglio comunale.
Un fatto senza precenti che ci ha lasciato esterrefatti.
Richiesto al Sindaco Fuccio di dare spiegazioni in merito a questa gravissima accusa e in merito alle azioni da fare per risanare la situazione, il primo cittadino si è lanciato in una requisitoria imbarazzante in merito alla funzione sociale svolta da Aurora srl accusando Alleanza Civica di non volere riconoscere quanto fatto negli anni dalla società e gli scopo sociali che persegue.
Siamo abituati agli sproloqui del Sindaco Fuccio, sempre pronto a compiangersi senza mai avere la dignità politica di assumersi la responsabilità di quanto accade sotto la sua amministrazione. Riteniamo tuttavia inaccettabile, ripugnante e imbarazzante quanto successo giovedì sera. Siamo di fronte ancora una volta alla prova provata della totale incapacità del Sindaco di svolgere la sua funzione con diligenza e serietà.
E l’imbarazzato silenzio con cui dai banchi della maggioranza si è seguito questo punto del dibattito dimostra che l’incapacità di gestire il comune avvolge Giunta e Maggioranza senza soluzione di continuità.
Ci vengono fatti inviti al dialogo o alla collaborazione e poi, quando chiediamo spiegazioni su comportamenti o situazioni serie e gravi nonché lesive del bene comune ci sentiamo accusati di non avere a cuore la socialità sammartinese. Si facciano un esame di coscienza e soprattutto si vergognino, noi siamo solo stanchi di questa continua umiliazione che San Martino non merita.